USB Fermo : “Basta morti sul lavoro ! “

Fermo.- Dopo la morte sul lavoro di Giuseppe Lenoci nel 2022, ci risiamo. Il nostro territorio deve piangere un’altra giovane vita spezzata.
Ieri mattina, a causa del cedimento di una porzione di tetto di un capannone nella zona industriale di Porto Sant’ Elpidio (Fermo), è deceduto il diciottenne Franco Mazelli, facendo un volo di 10 metri.
L’ impatto con il suolo è stato letale.  Tutto lascia ipotizzare che il ragazzo si trovasse sul tetto per lavoro.  Sarà compito delle Forze dell’Ordine e dell’Ispettorato del Lavoro Territoriale accertare i fatti e fare chiarezza in merito a quanto accaduto.

” Acclarare i fatti – dice l’ USB di Ascoli e Fermo-  è doveroso ma non sufficiente a fermare una escalation di infortuni mortali sui luoghi di lavoro. Da inizio anno ad oggi la Regione Marche conta ben 23 decessi. Nella sola Provincia di Fermo, nel 2022, gli infortuni sul lavoro sono cresciuti del 17%, con un incremento, tra i lavoratori under 20 del 40% (fonte Inail). E la regione Marche è nelle prime posizioni, in questa triste classifica nazionale.”

Una conta che non si arresta nonostante tanti buoni propositi e tavoli governativi con le parti sociali che, all’indomani di qualche tragico evento di risonanza nazionale, periodicamente danno all’opinione pubblica la suggestione di mettere mano davvero ad una inaccettabile mattanza senza fine.
“Non è possibile rassegnarsi solamente a fare la conta dei morti sul lavoro – aggiunge l’ Usb- e ad ascoltare le solite frasi di circostanza come se avere mediamente 3 morti al giorno sui luoghi di lavoro debba essere un prezzo, ineludibilmente, da pagare per poter lavorare.

L’unico deterrente, come sostenuto da tempo da USB, è l’introduzione nel nostro ordinamento del reato di omicidio sul lavoro e lesioni gravi sul lavoro che comportino, quindi, responsabilità vere in capo ai datori di lavoro i quali, per la maggior parte, considerano salute e sicurezza nei luoghi di lavoro un costo da contenere il più possibile.

In tal senso, USB ha avviato una propria campagna Nazionale di raccolta firme per sostenere una Legge di Iniziativa Popolare.”

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