A luglio il Festival nazionale dei mieli novelli. Prodotti da 27 città d’Italia

Macerata 27 giugno.- Per la “Città del Miele” di Valfornace inizia il conto alla rovescia per l’ apertura del 1° Festival Nazionale dei Mieli Novelli, un evento unico nel panorama degli eventi dedicati al miele. A comporre, infatti il racconto dei mieli italiani non sono solo le tante e diverse fioriture che li generano,i territori d’origine, il colore, i sapori e i retrogusti, ma anche le loro stagioni: un tema per nuovo, che completa la cultura di prodotto.

Il 6 e 7 luglio prossimo, a Valfornace il miele si farà festival, presentando al pubblico 24 tipologie di mieli primaverili provenienti da 27 Città del Miele. Ai mieli italiani del Sud e delle grandi isole quali l’arancio, la sulla, il cardo, il miele da macchia mediterranea, senza dimenticare ‘la chicca’ del miele di fieno greco ‘esclusivo’ dell’area leccese. A queste terre del miele si affiancheranno quelle delle regioni centrali con particolare riferimento all’area della costa tirrenica: è il millefiori di spiaggia della Versilia, quello d’erica della maremma; il tutto senza dimenticare i mieli del nord Italia: di tarassaco, di ciliegio, di marasca, di ailanto, di colza e quello più famoso di acacia

“Un risultato insperato – spiegano i promotori dell’evento -visto il meteo primaverile di quest’anno, che entra nella cronaca apistica come tra il più critico degli ultimi 10 anni; se le anomale temperature calde di fine febbraio-inizio marzo sembravano anticipare alcune fioriture, le successive piogge di aprile-maggio le hanno in gran parte cancellate, pregiudicando fortemente la produzione dei primi mieli dell’anno. In alcune zone, tra queste anche le Marche, la produzione di miele registra cifra di calo da capogiro.“

Per Alvaro Caramanti, presidente del consorzio apicoltori di Macerata quindi, “poco miele, ma di ottima qualità. Nei momenti di criticità l’apicoltura è chiamata a esprimere il suo impegno e la sua anima. Il Festival di Valfornace è una dimostrazione della generosità del settore: nonostante la produzione ridotta gli apicoltori dei tanti territori delle Città del Miele hanno inviato i loro mieli primaverili per consentire al pubblico del Festival di conoscere da vicino la qualità e la straordinaria varietà dei mieli territoriali.”

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