Il futuro di Slow Food nelle Marche

Camerino (Mc).- L’11 maggio scoro all’Università degli Studi di Camerino, Slow Food Marche ha tenuto gli Stati Generali della sua rete regionale. Non solo, domenica 12 maggio tra Sefro e Polverina ha promosso anche l’iniziativa Terra Madre Sibilla.

Due eventi di importanza cruciale per discutere e promuovere strategie innovative a sostegno della propria rete, delle biodiversità e delle aree interne della nostra regione. L’incontro ha visto la partecipazione di esperti, ricercatori, rappresentanti delle istituzioni e delle comunità locali. Nello specifico Symbola, rappresentata dal suo segretario Fabio Renzi, e l’UNICAM – Universita’ degli Studi di Camerino, presente con il Magnifico Rettore Graziano Leoni e con i suoi docenti, Prof. Andrea Catorci, Prof. Gianni Sagratini e Prof. Marco Giovagnoli e il vice Presidente di Slow Food Italia Federico Varazi.

Gli Stati Generali di Slow Food Marche hanno rappresentano un’opportunità unica per valutare la situazione attuale della propria rete marchigiana e sviluppare strategie condivise elaborando piani d’azione concreti e sostenibili per la tutela e la valorizzazione delle proprie biodiversità, con un focus particolare sulle aree interne. Un momento fondamentale in cui tutti i portavoce di Presìdi, Comunità, Alleanza dei Cuochi e produttori hanno condiviso le proprie esperienze e hanno discusso su come essere più efficaci in futuro nel territorio coordinando i lavori e le attività della rete.

Domenica invece si è tenuta Terra Madre Sibilla – Road to Terra Madre 2024, tappa marchigiana di un calendario di eventi che toccano i principali temi che animeranno l’edizione 2024 del grande evento internazionale di Terra Madre Salone del Gusto dedicato alle politiche del cibo che si terrà a Torino a fine settembre.

Durante la mattinata a Montelago di Sefro si è tenuta un’escursione guidata dai ricercatori Unicam sul tema “Importanza della zootecnia semiestensiva per la conservazione della biodiversità“. A seguire momento conviviale presso il Cavaliere in località Polverina di Camerino durante il quale i ricercatori Unicam e i produttori locali Azienda Agricola Pacioni, Fondi e Lambertucci, Delizie dei Fratelli Angeli e Terraprospera, hanno illustrato le problematiche relative al benessere animale in relazione ai cambiamenti climatici e le qualità dei prodotti caseari. Infine nel pomeriggio si è tenuta la Tavola rotonda sul tema “Terremoto, ricostruzione ed ambiente” per aumentare la consapevolezza sull’importanza della biodiversità delle aree interne colpite dal terremoto.

“È necessario unire tutte le forze degli Appennini per riuscire a ridisegnare le sorti di una porzione delle Marche che ha bisogno di abitatori consapevoli per poter continuare a svolgere il suo fondamentale e insostituibile ruolo di tutela e gestione dei servizi ecosistemici e della biodiversità montana.

In uno spazio in cui solo il 5% del territorio è occupato da costruzioni mentre il 95% è costituito da boschi (circa il 70%) e terreni destinati all’agricoltura e al pascolo, è fatale che si debba riflettere sull’ambiente e sull’interazione tra uomo e natura come elemento su cui fondare l’auspicabile neopopolamento.
Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questo straordinario fine settimana e ci vediamo presto, probabilmente a qualche evento conviviale, perché noi di Slow Food tuteliamo la biodiversità (anche) mangiandola (in maniera informata e consapevole)”, il commento di Vincenzo Maidani, Presidente di Slow Food Marche.
Un occasione per creare relazioni e contaminazioni e ragionare sul futuro dei nostri territori” il commento di Giocondo Anzidei, responsabile Presìdi Slow Food Marche

 

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