Ascoli. – Carenza di personale sia ad Ascoli e San Benedetto, insufficienza di dotazione tecnologica, reparti accorpati, risonanze magnetiche che non funzionano da due mesi , primari che mancano, posti letto per acuti ridotti, straordinari non pagati, dipendenti non vaccinati sospesi da sei mesi mentre altri che lavorano facendo sempre il tampone.
Sono solo alcune delle criticità degli ospedali del Piceno denunciate oggi dai sindacati confederali . Gravi situazioni soprattutto al Madonna del Soccorso nei i reparti di medicina d’ urgenza, gastroenterologia, cardiologia e ortopedia ,- ultimi due accorpati- pediatria e blocco operatorio.
“Questo è il risultato di un taglio di 20 milioni di euro al budget dell’Area Vasta 5 – ha detto Giorgio Cipollini della CISL durante la conferenza. Occorre cambiare direzione nella gestione della sanità pubblica e tornare ad un dimensione provinciale, perché l’Asur regionale ha fallito”.
I sindacati hanno chiesto la stabilizzazione dei 200 precari presenti negli ospedali dell’ Ascolano.
